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Ospedale Landolfi, il sindaco di Solofra: "Rilanciare funzioni nuove"

ospedale solofra

“Ringrazio il presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, i consiglieri regionali Maurizio Petracca, Carlo Iannace e Enzo Alaia per la loro disponibilità e attenzione mostrata nei confronti del nostro plesso ospedaliero”. Michele Vignola, sindaco di Solofra, reputa positivamente l’incontro, tenutosi giovedì 24 marzo presso la sede di Palazzo Orsini, con la rappresentanza irpina a Palazzo Santa Lucia sull’ospedale Landolfi della Città conciaria. L’appuntamento è stato anche l’occasione per allargare lo sguardo ad una riflessione più generale a presidio delle strutture ospedaliere dislocate sul territorio provinciale.
“Siamo consapevoli – spiega Vignola -  che al momento c’è un commissario ad acta di Governo per la Sanità in Campania. Ma non c’è dubbio che il nostro primo interlocutore è la Regione la quale è dalla nostra parte anche in questo dialogo con il commissario di Governo Joseph  Polimeni”.
“L’incontro – evidenzia - è stato molto utile perché abbiamo deciso e condiviso una linea di azione concreta e operativa. Venerdì 25 marzo è stata infatti inoltrata al primo cittadino di Avellino, Paolo Foti, una richiesta per indire una seconda conferenza dei sindaci dove prenderanno parte anche i nostri consiglieri regionali. L’obiettivo è quello di fare una proposta unitaria come provincia di Avellino (Comuni, Rappresentanza Regionale e le due Asl di Avellino) in cui i nostri ospedali possano presentare e proporre un’offerta differenziata”. “Quando parliamo di differenziazione – chiarisce il primo cittadino-  non intendiamo dire di chiudere i reparti di un ospedale per tenerli aperti in un altro o viceversa. Anzi ogni ospedale deve avere delle specializzazioni, riempendo alcuni vuoti esistenti. In pratica, puntiamo a sviluppare ed avanzare delle proposte che consentano alle nostre strutture, non solo di difendere l’esistente, ma addirittura di rilanciarsi con delle funzioni nuove”.
Ed in merito all’ospedale Landolfi, dice: “Su Solofra la prima battaglia è quella relativa al punto nascite. Non sarà facile. Ma riteniamo che ci siano tutte le condizioni per vincerla perché i numeri sono dalla nostra parte, avendo registrato nel 2015 circa 500 parti. Parallelamente puntiamo al reparto di rianimazione che è essenziale anche per lo stesso punto nascite”. Ma c’è di più.  “Un polo industriale come Solofra – annuncia il primo inquilino di Palazzo Orsini -  non può che non scommettere sulla medicina del lavoro. Sul nostro territorio abbiamo già, nell’ospedale Landolfi e nella ex sede ospedaliera, una realtà specializzata nei disturbi psichici. E proprio su questa scia, abbiamo l’intenzione di realizzare in loco un centro che cura i disturbi alimentari. Sarebbe uno dei pochi nel Meridione d’Italia. Un progetto che è già in fase avanzata e che consentirebbe all’ospedale Landolfi di attrarre pazienti  provenienti da tutto il Mezzogiorno e non solo dalla Campania”.

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