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Rimossione Don Ottone, il Vescovo: parla il decreto

In città non si parla d’altro in queste ore. Il prete da quindici giorni ha interrotto ogni rapporto con la sua comunità, rifugiandosi nella cappellina dell’ospedale

Don Ottone

Ad Ariano tiene banco il caso don Ottone Morra, il sacerdote arianese rimosso dal Vescovo nella parrocchia di Tressanti, Cervo e San Nicola a Trignano, dopo la sua rinuncia le cui motivazioni non sono state rese note. In città non si parla d’altro in queste ore. Il prete da quindici giorni ha interrotto ogni rapporto con la sua comunità, rifugiandosi nella cappellina dell’ospedale. Una vicenda dai contorni poco chiari. Secco il commento del Vescovo: “C’è un decreto, non ho altro da aggiungere.” Don Ottone, prete battagliero, sempre in prima linea nelle proteste contro la discarica di Difesa Grande è anche cappellano dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane. E’ lì che ora sta celebrando messa e pregando. Ha guidato la comunità di Grottaminarda ed ancora la parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio di contrada Frolice, dove si è costituito negli anni un grande movimento giovanile, esempio per tutti, l’associazione Francesco Albanese. A Tressanti, nella chiesa di Santa Teresa di Gesù Bambino, non sono mancati gli eventi religiosi nel corso degli ultimi anni a partire dall’emozionante arrivo delle reliquie della Vergine nel novembre 2007. Non più tardi di un mese fa ha preso parte alla visita pastorale alla presenza del Vescovo Giovanni D’Alise. Fu proprio don Ottone ad accoglierlo con grande calore e gioia. Che cosa è successo a Tressanti resta per ora un mistero.

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