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Taurasi, il Tar riapre il caso antenne. Amministrazione e cittadini di nuovo sul piede di guerra

Taurasi, il Tribunale amministrativo regionale riapre la questione antenne. il vicesindaco De Matteis: "Porteremo avanti la battaglia"

antenna Taurasi

A Taurasi, terra del vino docg, torna l’incubo antenne. A circa due anni dalla petizione popolare contro l’installazione di antenne per la telefonia mobile in Contrada Piano D’Angelo, una sentenza del Tar Campania riapre la questione che amministrazione e cittadini credevano ormai essere stata chiusa dal Consiglio di Stato. Il giudizio emanato è relativo all’annullamento del diniego al rilascio dell’autorizzazione all’installazione appunto dell’impianto tecnologico di radio telecomunicazioni. La richiesta di posizionare un’antenna in località Piano D’Angelo, era pervenuta al Comune di Taurasi nel marzo del 2011. I cittadini, fortemente preoccupati, costituirono il Comitato "No Antenne", dando vita a proteste popolari e a iniziative pubbliche, come la raccolta di circa duemila firme. Il Consiglio Comunale decise così di sospendere i procedimenti amministrativi in atto relativi all’installazione degli impianti tecnologici e ogni attività degli impianti stessi. Espresse poi il diniego al rilascio dell’autorizzazione. L’amministrazione  approvò inoltre un regolamento comunale per individuare precise aree per l’installazione di impianti, cioè a circa 500 metri da case e terreni di non particolare pregio. Dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato, la Nokia ha impugnato la delibera del Comune dinanzi al Tar e la questione si è riaperta. Ora come spiega il vicesindaco, Emiliano De Matteis, “entro 60 giorni dalla notifica verrà presentato un controricorso al Consiglio di Stato. I tecnici che abbiamo consultato – continua De Matteis – non si sono espressi definitivamente sui danni che le antenne potrebbero arrecare. I cellulari sono molto più nocivi. Ma l’amministrazione deve ascoltare l’opinione pubblica. Dobbiamo rispondere alla loro volontà. Io per primo firmai insieme al sindaco Buono, la petizione del Comitato No Antenne che ora ci ha invitato ad andare avanti. L’Amministrazione non recede; siamo obbligati ad andare avanti per il bene della cittadinanza. Prendiamo in considerazione le sollecitazioni di tutti, ma è scontato che porteremo avanti questa battaglia, come abbiamo fatto sin dall’inizio e come dimostrato dalla sospensione  dei procedimenti di installazione”.

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