Trasferite le funzioni dell’urbanistica, rifiuti, vigili urbani e protezione civile all’Unione dei Comuni dell’Ufita. Otto municipalità sulle nove aderenti hanno votato favorevolmente, mentre Flumeri si è astenuta. La giunta Lanza sta riflettendo sulle mosse da intraprendere, anche se il tempo stringe ed entro il 31 dicembre la legge li obbliga a procedere. Sulla convenzione associata per i rifiuti si registra l’astensione anche di Fontanarosa per voce del commissario prefettizio. Armando Amabile sembra orientato – riferisce il vicepresidente di Terre dell’Ufita, Antonio Zullo – a procrastinare la delega all’Unione almeno fino all’inserimento della nuova amministrazione comunale. In effetti quel che succederà nella pratica con la gestione in proprio è ancora un rebus. I comuni si trovano in mezzo a due disposizioni legislative: il decreto sulla Spendig rewiew che dà il via libera e dall’altra il vincolo alla società di gestione provinciale. Pertanto, con l’atto di Unione ci si muove verso la direzione di sganciarsi da Irpiniambiente, ma le maglie della legge tengono imbrigliati i comuni almeno per un altro anno. Nel consiglio di Terre dell’Ufita viene affrontato anche un altro argomento cruciale per questo spicchio della provincia oltre che per l’Alta Irpinia: le trivellazioni petrolifere. Questione affrontata dall’oramai ex consigliere del Prc di Gesualdo, Carmine Cogliano. I sindaci si sono impegnati ad approfondire e valutare eventuali deliberati, prima nei singoli consigli poi nell’Unione.
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