Una lotta disperata tra la vita e la morte. Restano stabili seppur disperate le condizioni del 14enne di Vallata ricoverato al San Giovanni Bosco di Napoli dopo le ferite riportate alla testa per un colpo di pistola. Dal nosocomio partenopeo non si sbilanciano, per i gravi danni cerebrali un intervento chirurgico potrebbe essere estremamente delicato. “Siamo nelle mani del signore, non smettiamo di sperare nel miracolo” – a dirlo è il primo cittadino Giuseppe Leone che con il parroco don Gerardo Ruberto si sono recati nella giornata di ieri all’ospedale napoletano. La comunità di Vallata si è stretta intorno alla famiglia colpita da questo dramma, e nel mentre continuano le indagini dell’Arma dei Carabinieri per appurare cosa sia accaduto mentre il ragazzo era da solo in casa. Un’abitazione che resta sotto sequestro,gli inquirenti non stanno tralasciando alcuna ipotesi anche se in questa fase quella dell’incidente resta la più probabile: il 14enne ha ritrovato la semiautomatica del padre, titolare di un centro meccanico presso lo svincolo del casello autostradale, nel maneggiarla sarebbe partito un colpo accidentale che lo avrebbe colpito alla testa. Intanto I giovani dell’oratorio, tra cui molti suoi amici, hanno organizzato una veglia di preghiera alle ore 18:30 presso la Chiesa Santa Maria Stella del Mattino invitando tutta la comunità.
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