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Cronaca

''Furbetti del cartellino'' all'Asl, primi interrogatori: in pochi rispondono ai magistrati

Sfilano davanti agli inquirenti i 21 indagati per truffa ai danni dello stato, più noti come ''furbetti del cartellino''. I dipendenti Asl finiti nell'inchiesta ''badge malati'' sono stati ascoltati dal Giudice per le Indagini Preliminari Antonio Sicuranza. Molti avrebbero fatto scena muta davanti alla domande dei magistrati, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Solo uno di loro, a quanto si apprende, si sarebbe scusato per il comportamento tenuto.
Sotto accusa, com'è noto, sono finiti medici, dirigenti e dipendenti degli uffici di Via degli Imbimbo. Alcuni di loro avrebbero minimizzato: c'è chi ha detto che si era allontanato per andare a messa nella vicina chiesa e chi ha riferito di essersi allontanato poco prima della chiusura dell'ufficio senza causare alcun danno all'utenza. I difensori dei 21 indagati avranno ora 10 giorni di tempo per presentare ricorso al Tribunale del Riesame.
Ma l'inchiesta rischia di allargarsi, sotto la lente d'ingrandimento della squadra Mobile di Avellino ci sono i comportamenti dubbi di un'altra ventina di dipendenti.
Al momento quelli già indagati sono stati sospesi dal lavoro per cinque mesi. Se i fatti dovessero essere accertati, il Commissario dell'Asl Ferrante ha già fatto sapere di essere pronto a licenziare i furbetti.

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