La corte di appello di Napoli, prima sezione penale, ha accolto l’impugnazione proposta dalla Procura della Repubblica di Avellino e sostenuta con forza dalla Procura Generale .
La autorità giudiziaria napoletana ha ritenuto che Volzone Danilo ha promosso una vera e propria associazione dedita al narcotraffico, non di lieve entità come in precedenza ritenuto dal Tribunale di Avellino.
Ciò nonostante, per Volzone Danilo, pregiudicato ed elemento di vertice della associazione, difeso dagli avvocati Dario Vannetiello del Foro di Napoli e Gaetano Aufiero del foro di Avellino, la pena inflitta non è stata quella invocata dal Procuratore Generale (anni 22) ma è stata di ben sette anni più bassa, anni 15 .
A mitigare la sanzione richiesta dall’accusa sono stati due fattori: la esclusione della aggravante della recidiva e la concessione delle attenuanti generiche, in accoglimento, seppur parziale, delle richieste difensive.
Anche per Volzone Angelo la pena inflitta, pari ad anni 7 e mesi 6 di reclusone , è stata più contenuta di quella invocata dalla accusa ( anni 11 e mesi 6 ).
Viceversa sono state accolte in pieno le richieste di condanna formulate, sempre in data di ieri, dal Procuratore Generale nei confronti di Capolupo Aristide ( anni 13 e mesi 6) e di Galluccio Elpidio ( anni 10) .
La motivazione della sentenza è prevista entro 90 giorni.
La parola definitiva passerà, poi, alla Suprema Corte di Cassazione, la quale sarà chiamata a stabilire se nel corso dell’anno 2012 ad Avellino esisteva una associazione dedita al narcotraffico di lieve entità o una radicata ed organizzata associazione dedita allo spaccio di medie dimensioni.
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