Le prese di posizione "no vax" presenti sul sito internet dell'Ordine di Hagal, venivano utilizzate come "richiamo" per avvicinare proseliti alla causa nazista e negazionista. E' uno degli elementi che emergono dall'inchiesta sull'associazione neonazista. Complessivamente sono circa una quindicina gli indagati, più di 20 le persone coinvolte. Ci sono anche degli irpini. Dalle prime ore di stamattina sono scattate le perquisizioni domiciliari in diversi comuni. Toccate le province di Napoli, Caserta, Siena, Roma, Torino,Ragusa, Lecce, Ferrara, e Avellino. L'associazione eversiva di matrice neonazista individuata dalla Procura di Napoli utilizzava, per diffondere l'odio razziale, i social e note chat, come WhatsApp e Telegram. Sono emersi contatti con formazioni ultranazionaliste e neonaziste ucraine. Trovate, durante le perquisizioni, numerose armi "soft air", fra cui anche un lancia granate, abbigliamento tattico militare e altre attrezzature sulle quali sono in corso accertamenti. Addestramenti paramilitari si sarebbero svolti in campi nel Napoletano e nel Casertano.
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