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Politica

Addio a Di Nunno, folla ai funerali: anche il ''nemico'' De Mita per l'ultimo saluto/VIDEO

L’abbraccio della città, il ricordo commosso del primo cittadino. Avellino e l’Irpinia tutta hanno reso omaggio e saluto ad uno dei protagonisti più amati della scena politica. Quello tra Antonio Di Nunno  e il capoluogo è stato un legame forte che è durato oltre gli anni del suo mandato. Per la città è sempre stato ''il sindaco'', più vicino alla gente che alle stanze del potere. Di Nunno è morto a 69 anni dopo una lunga malattia che mai gli ha impedito di dire la sua sulle vicende cittadine. Tutti oggi gli riconoscono di aver impresso una trasformazione radicale ad Avellino, per la visione della città che aveva, per la trasparenza, la correttezza e la determinazione attraverso le quali portava avanti le sue idee. Come spesso accade, riconoscenza postuma. A rendergli omaggio sono in tanti. Ex sindaci, istituzioni, assessori vecchi e nuovi. Il gonfalone della Provincia accanto a quello del Comune. Amici di lunga data, come Antonio Gengaro, suo delfino. Nemici politici, come Ciriaco De Mita, con il quale Di Nunno ebbe scontri durissimi quando fu costretto alle dimissioni dopo essere stato sfiduciato da Margherita e Ds. Operazione canaglia la chiamò l’allora sindaco. Oggi De Mita riconosce la grandezza di Di Nunno e scarica la colpa sui comunisti, sono loro che lo hanno tradito, ha detto ai cronisti. Storie di altri tempi, quando la politica era ancora passione, quando oltre alle poltrone da conquistare, c’erano idee e progetti da affermare.
A celebrare i funerali Don Sergio Melillo, gremito il Duomo, commossa la città, così come il ricordo dei colleghi Rai. Con Di Nunno non se ne va solo un ex sindaco, un giornalista. La città perde una voce critica e lucida, una voce di cui mai come ora si avvertiva ancora il bisogno.

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