Via libera dall'assemblea dell'Ato Rifiuti al bilancio di previsione 2023-2025. Dopo una seduta tesissima, il documento contabile è passato con il parere positivo del 37% dei sindaci - rappresentati in base al peso dei comuni - e il 25% dei contrari. Il voto apre la strada alla costituzione di una un uova società, una newco per la gestione del ciclo in provincia di Avellino, escluso il capoluogo, che farà da solo. Per creare questa nuova società, totalmente pubblica, bisognerà mettere sul tavolo circa 4 milioni di euro, 11 euro la quota pro capite per abitante. All'assemblea presente anche una delegazione di lavoratori di Irpiniambiente, da settimane in agitazione.

Nel corso della riunione, durata 4 ore, non sono mancati momenti di tensione, e su come finirà regna l'incertezza. La dead line è fissata per il 31 marzo. Per i tecnici dell'Ato, dopo quella data, in caso di mancato affidamento non ci sarebbe alternativa alla gestione privata del servizio. Una posizione definita di ''terrorismo psicologico'' da parte del sindaco di Montella e presidente della Provincia, Rino Buonopane, che in assemblea si è espresso in dissenso rispetto alle indicazioni del Pd. Per Buonopane c'è un'altra strada che si può percorrere: in caso di mancato affidamento i 113 comuni possono costituirsi in Sub ambito nella loro totalità e continuare la gestione tramite Irpiniambiente acquisendone il 51% dalla Provincia. Molto si è dibattuto sull'interpretazione della norma, alla fine il via libera al bilancio è comunque arrivato. La decisione ora sarà ratificata dal consiglio dell'ambito, diviso, visto che c'è una parte di sindaci che da tempo non partecipa alle sedute. L'unico risultato è che, nonostante un dibattito che va avanti da mesi, ad oggi ancora non è chiaro chi sarà in futuro a gestire il servizio.