Il gruppo BPER, ex banca popolare della Campania, appare del tutto irrispettoso degli interessi territoriali che a fatica si erano costruiti negli anni. Prendiamo atto che si è deciso di seguire una linea di rottura con le imprese ed i professionisti che da anni collaboravano con l'Istituto di credito, anche grazie alla cui opera si sono raggiunte performance di tutto rispetto”. E’ quanto afferma il segretario politico di Sud Europa, Fausto Sacco.
“È evidente – spiega Sacco - che il consiglio di amministrazione ha voluto tagliare ogni rapporto con il territorio irpino, ma nel contempo gli irpini hanno continuato a restare fedelmente attaccati all'istituto di credito. Della vicenda interesseremo anche Giampiero Samori', quale rappresentante del gruppo BPER al fine di sollecitare un ravvedimento circa le scelte manageriali fin qui assunte”.
Per il rappresentante del movimento politico meridionalista si pongono seri interrogativi sulla vicenda che ha già sollevato nelle scorse settimane. “È possibile che ai tanti licenziati in tronco non è stato ancora possibile spiegare una motivazione credibile circa le scelte assunte? È possibile che le forze politiche e le istituzioni preposto non abbiano avuto ancora la forza di occuparsi della questione? È possibile ridurre l’Irpinia a terra di conquista per i ricchi banchieri del nord sovvertendo anche tutte le regole del passato?”. In conclusione Sacco afferma: “Non ci rassegniamo ad avere quanto prima una risposta soddisfacente utile a salvaguardare la provincia di Avellino”.
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