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Il candidato De Luca condannato per abuso d'ufficio: ''Non mollo''. Caos Pd

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La confusione già regnava sovrana in casa Pd, dopo la sentenza che condanna il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il caos è totale: un anno per abuso d’ufficio e interdizione dai pubblici uffici per i prossimi 12 mesi, assolto per l’accusa di peculato. Un macigno lungo la strada che porta prima alle primarie e poi alla corsa per la presidenza della Regione Campania. Se eletto, legge Severino alla mano, De Luca verrebbe immediatamente sospeso. Non solo, lo stesso provvedimento verrà preso dal prefetto per quanto riguarda l’incarico di primo cittadino. Al sindaco non resta che la strada del ricorso al Tar. La vicenda giudiziaria è legata alla realizzazione del termovalorizzatore di Cupa Siglia e alla nomina del capo staff di De Luca a project manager dell’opera. Non solo, su De Luca pende anche un altro processo, quello sull’incompatibilità del doppio mandato di sindaco e ministro nel governo Letta. Insomma, situazione ingarbugliata.  
La sentenza non ha minato però la tempra del sindaco: ‘’Non mollo, resto candidato. Mi sarei ritirato solo se fossi stato condannato per peculato. Ora parte una battaglia di civiltà’’. De Luca, infatti, resta candidabile. L’eventuale sospensione scatterebbe solo una volta arrivato a Palazzo Santa Lucia, bizarrie della legge.
Una patata bollente per il Pd che ora deve decidere non solo se tenere le primarie e quando, ma anche se mantenere la candidatura di un condannato all’interdizione dai pubblici uffici. Ufficialmente De Luca riceve la solidarietà del partito e persino di Caldoro e Bassolino
I nemici delle primarie, però, non aspettavano altro. Se si affossa De Luca è più facile farle saltare e candidare unitariamente Gennaro Migliore, c’è solo Cozzolino da convincere. In Irpinia, sottobanco, festeggiano tutti. Via Tagliamento non ama De Luca, e anche se sostenuto dal popolo, nelle stanze del partito non è stato mai gradito. Tanto che nel capoluogo non c’è un solo comitato nato a sostegno della sua candidatura.

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