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Politica

Poste, Zinzi interroga ministri su Atm chiusi in Irpinia

                     Avellino, 16 ott. - “Ringrazio il segretario regionale della Lega, Giampiero Zinzi, per aver presentato immediatamente una interrogazione al ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e al ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti in merito alla chiusura anticipata degli sportelli Atm di Poste italiane, spesso motivata da ragioni di sicurezza a seguito dei numerosi episodi di furti e attentati ai danni dei dispositivi automatici di prelievo”. Lo dichiara il coordinatore dei dipartimenti tematici della Lega, Franco Rauseo.“Sebbene tali misure siano adottate con l'intento di tutelare l'incolumità delle persone e la sicurezza delle strutture, esse stanno tuttavia determinando notevoli disagi per i cittadini, soprattutto nei comuni dove l'Atm postale rappresenta l'unico presidio disponibile per le operazioni di prelievo e versamento”, scrive Zinzi nell’interrogazione facendo riferimento ai diversi comuni dell'Irpinia – tra cui Bisaccia, Calitri, Castelfranci, Fontanarosa, Frigento, Gesualdo, Grottaminarda, Lapio, Lioni, Luogosano, Monteverde, Nusco, Paternopoli, Sant'Angelo all'Esca, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Petruro Irpino, Torrioni e Ariano Irpino – gli sportelli Atm di Poste italiane vengono disattivati già dalle ore 13.30, a fronte di un orario ordinario di funzionamento che dovrebbe protrarsi almeno fino alle 19.00. Tale situazione – aggiunge il parlamentare - penalizza in particolare le persone anziane, i cittadini con difficoltà di mobilità e, più in generale, tutti coloro che vivono nei piccoli centri, costretti a spostarsi in comuni limitrofi anche solo per accedere a servizi essenziali”. Il parlamentare della Lega, infine, ha chiesto ai ministri interrogati se “non ritengano opportuno favorire un confronto con l'azienda al fine di individuare soluzioni tecniche o organizzative che consentano di mantenere attivo il servizio anche nelle fasce orarie pomeridiane, ad esempio tramite la riduzione delle giacenze di contante o l'adozione di sistemi di sicurezza più evoluti”Nei giorni scorsi a sollevare la vicenda era stato il sindaco di Paternopoli, Beniamino Iorio che aveva inviato una nota ufficiale a Poste italiane proponendo una riduzione della disponibilità di contante negli Atm (a un massimo di 5.000/10.000 euro), come possibile soluzione per garantire la continuità del servizio riducendo al contempo il rischio di furti o danneggiamenti, atteso che la presenza capillare di Poste italiane costituisce un elemento fondamentale di coesione sociale e di inclusione territoriale, in particolare nei comuni delle aree interne”

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