L’incontro si è tenuto a Villa Gernetto, una delle ultime acquistate da Berlusconi, nel cuore della Brianza. Tra i circa settanta big del partito presenti, c’era anche il presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia. Il Cavaliere, smentendo le indiscrezioni di stampa, ha precisato che il simbolo del Pdl sarà presente alle prossime elezioni amministrative. Eventuali liste civiche saranno valutate zona per zona. Sul tavolo anche la questione spinosa del tesseramento in Campania, in particolare a Salerno, dove sarebbero state ravvisate delle irregolarità. Oggi il Cavaliere, secondo le indiscrezioni, riceverà un altro esponente del Pdl irpino, il consigliere regionale Antonia Ruggiero. A Berlusconi la Ruggiero potrebbe manifestare la volontà di scendere in campo in vista del congresso per la guida del Pdl ad Avellino. L’assise si avvicina, e gli animi cominciano a surriscaldarsi.
C’è chi non vede di buon occhio il Sibilia bis e punta a rompere gli equilibri. La pattuglia vede arruolata non solo la Ruggiero, che al momento ha scelto di tenere basso il profilo. Il più agguerrito è Orazio Sorece, consigliere comunale e leader regionale della corrente Noi Riformatori Azzurri. Sorece è perentorio: “Il congresso deve essere democratico e senza preventivi accordi. Strali arrivano nei confronti di D’Ercole e Sibilia che, secondo Sorece, avrebbero deciso a tavolino l’esito del congresso”. Insomma, la battaglia è servita.
A difendere il partito ci prova il vice coordinatore e assessore provinciale Gino Cusano: “Escludo categoricamente l’idea che si stia preparando un congresso confezionato e discusso a tavolino. Ad Orazio Sorece l’invito ad abbassare i toni, evitando di stigmatizzare ruoli istituzionali, come quelli del Presidente Sibilia. Chi vuole candidarsi lo faccia, l’ultima parola spetta agli elettori”.
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