"Ho rassegnato le mie dimissioni da Assessore regionale all’Agricoltura della Campania".
Lo ha annunciato questa mattina il componente dell'esecutivo di Palazzo Santa Lucia Nicola Caputo.
ECCO LE MOTIVAZIONI. "Quando, cinque anni fa, ho accettato questo incarico, l’ho fatto con il senso di responsabilità di chi riconosce nell’agricoltura non solo un settore economico, ma un pilastro dell’identità, della storia e del futuro della nostra regione. Abbiamo affrontato sfide complesse, cercando sempre soluzioni concrete e restituendo fiducia a chi ogni giorno lavora la terra.
Abbiamo dato impulso ad importanti riforme, al sostegno delle filiere e alla modernizzazione del settore. Risultati che rimarranno sempre per me motivo di orgoglio.
Ho scelto di restare in Giunta fino ad oggi per garantire continuità al lavoro svolto, per rispetto verso le imprese agricole e l’istituzione Regione che ho servito con dedizione, responsabilità.
Tuttavia, le scelte politiche intraprese dall’attuale maggioranza non rispecchiano più i valori che mi avevano spinto a impegnarmi. Non posso sostenere un percorso che sento sempre più lontano dai miei principi, né proseguire in assenza delle condizioni per incidere nella giusta direzione.
Lascio con la serenità di chi ha dato il massimo, con passione, rigore e trasparenza, e con la convinzione che la politica abbia bisogno di coerenza più che di convenienza.
Ringrazio sinceramente il Presidente Vincenzo De Luca per la fiducia accordatami, i dipendenti del settore Agricoltura per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi anni e il mio staff, che mi ha accompagnato quotidianamente con impegno, attenzione e lealtà.
La mia gratitudine va soprattutto ai tanti cittadini e agli operatori del mondo agricolo che hanno sostenuto le sfide e condiviso questo cammino con me: la loro fiducia è stata una costante fonte di motivazione e di ispirazione, e continuerà a guidare il mio impegno in futuro.
Grazie Campania! Viva l’Agricoltura".
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L'ASSESSORE CAPUTO DOPO DUE GIORNI DALLA RIMESSA DEL MANDATO SPIEGA NEL DETTAGLIO LA SUA DECISIONE.
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"La Campania ha bisogno di competenza e moderazione.
Ho lavorato in questi anni da Assessore Regionale con determinazione, lealtà e senso di responsabilità, senza risparmiarmi ma anche senza mai rinunciare alle mie idee.
Credo in una politica che metta prima i risultati e poi le appartenenze, capace di costruire soluzioni attraverso il confronto.
I veti e i pregiudizi sono le espressioni più evidenti di una politica che non risolve ma blocca.
Le polemiche e le forti tensioni di queste settimane dimostrano che la Campania rischia di essere travolta da contrasti sterili, con radicalismi che urlano al cambiamento senza una vera proposta, mossi solo dalla ricerca di posizioni di potere.
La candidatura di Roberto Fico alla guida del cosiddetto campo largo appare, a mio avviso, un segnale di incoerenza: si chiede ai cittadini di credere in un progetto che unisce forze che per anni si sono contrapposte, rinnegando battaglie e idee per un fragile accordo di vertice.
La politica non può fondarsi su compromessi che mettono insieme chi ha visioni opposte solo per calcoli di potere.
L’aggravante è che queste scelte sono spesso determinate da partiti personali, guidati da pochi che cambiano linea per fini non sempre trasparenti, lasciando ai militanti e agli amministratori locali il compito di giustificarsi.
Chi resta fermo nei propri valori e nel rispetto delle istituzioni finisce per sembrare diverso: un vero paradosso.
Qualcuno ha letto le mie dimissioni come un gesto “facile” a pochi mesi dalla fine della legislatura.
In realtà sarebbe stato molto più comodo restare in silenzio, mantenere un ruolo di potere e attendere la scadenza naturale del mandato.
Ho scelto invece di lasciare per lealtà e rispetto delle istituzioni, per chiarezza nei confronti di chi mi ha dato fiducia e per non tradire i valori che mi hanno sempre guidato.
E anche a chi mi chiede perché non l’ho fatto prima, rispondo che ho scelto di farlo nel momento in cui mi sono reso conto che la strada era ormai tracciata definitivamente e che la stessa discussione era diventata sterile, finendo per essere strumentalizzata a fini estranei al bene della Campania.
È un paradosso che non pensavo si potesse davvero realizzare.
La Campania non ha bisogno di prove di forza ideologiche né di leader populisti. Ha bisogno di stabilità, competenza ed equilibrio.
Serve una proposta moderata e responsabile, che guardi ai cittadini e alle imprese con serietà, costruendo ponti e non muri.
In questi giorni, in tanti mi chiedono, con sincero affetto e curiosità, quale sarà la mia scelta per il futuro.
Valuterò nelle prossime settimane. Con molta probabilità, però, non ritengo di candidarmi alle prossime regionali.
Continuerò a dare il mio contributo a sostegno del mondo agricolo e di un’area moderata che va ricostruita e rafforzata.
La politica non è una questione di ruoli, ma di responsabilità e di visione.
Le cariche passano, i valori restano.
È questo il senso del mio gesto e della mia scelta.
Desidero ringraziare di cuore per le migliaia di messaggi di stima e di vicinanza che sto ricevendo in queste ore.
La maggior parte arriva dal mondo agricolo, e questo mi riempie di gioia. È il settore di cui mi sono occupato negli ultimi sei anni, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con dedizione e passione. Sapere che il loro riconoscimento arriva così forte è per me il più grande premio.
Mi dispiace, invece, essere stato oggetto di qualche critica ( poche per la verità) da parte di persone che non conosco e che probabilmente non mi conoscono.
Li giustifico, la politica non sempre ha dato segnali gratificanti e, purtroppo, giudizi sommari possono spingere a facili generalizzazioni.
Inviterei però tutti ad essere più oggettivi e a comprendere i fatti prima di esprimere giudizi, perché dietro ogni scelta ci sono sempre storie, valori e motivazioni profonde.
Non sempre tutto è frutto di calcolo. A volte le scelte nascono da convinzioni sincere, dal rispetto e dal senso delle istituzioni.
Il filo che unisce ogni mia decisione resta lo stesso: l’amore per la Campania e la passione per il mondo agricolo, che continueranno a guidare il mio impegno ovunque potrò essere utile".
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