Luca Pugliese in tour per le carceri italiane con "Dèjà vu". L'intento è dare maggiore risonanza ai soliti e noti problemi dei penitenziari italiani. E' passata quasi una settimana dall'esibizione al carcere di Secondigliano e Luca Pugliese non ha ancora metabolizzato del tutto le emozioni provate. Anzi, queste si stanno amplificando coinvolgendo sempre più l'artista che ora dichiara: “Organizzo un tour a mie spese nelle carceri italiane, visto che anche la musica, l'arte e la cultura in questo paese sono oramai in prigione...”. L'idea è ancora in fase embrionale, ma già diversi direttori di case circondariali di tutta Italia hanno contattato l'artista per poter ospitare il concerto. Abbiamo chiesto a Pugliese come è nata l'idea di esibirsi nei penitenziari e lui ci ha risposto "La musica è aria dipinta, portarne un pò in luoghi dove tutto è troppo poco e stretto, mi rende vivo e mi fa sentire utile al mondo. L'Italia attualmente non sa cosa farsene dell'arte, degli artisti e dei detenuti!". Un modo per tenere alta l'attenzione sul problema delle carceri italiane. Per chi volesse partecipare attivamente o mostrare solidarietà al progetto:www.fluidoligneo.it
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