Tutto pronto a S. Angelo all’Esca per la 30° edizione del “Pastiero”. La manifestazione che si terrà sabato 29 dicembre alle 20 in Piazza Dante, è organizzata dall’Associazione Pro Loco con il Patrocinio del Gal Irpinia e dell’Amministrazione Comunale.
La piccola comunità irpina si ritrova, come ogni anno, nella piazza principale del paese, a condividere un rito ormai simbolo della tradizione: un rustico di 2.000 uova, 30 chili di pasta, 50 chili di formaggio viene cotto, nell’arco della giornata, in un enorme teglia circolare di rame, al fuoco di un falò gigantesco. Un evento citato, nel 2007, nella celebre guida Veronelli.
Il “Pastiero” rappresenta il desiderio di unitarietà di un paese che sa ancora ritrovarsi intorno a simboli e valori condivisi: il fuoco da sempre rappresenta, nell’immaginario collettivo, la vita che scorre, il desiderio inconscio di rigenerarsi bruciando la malasorte, l’aspettativa di un domani che incenerendo ogni tristezza si apre a nuovi orizzonti. L’origine del “Pastiero” rimanda infatti al post terremoto, in un tempo di tristezza e dolore in cui non era facile trovare una motivazione per guardare con fiducia al futuro. Fu allora, nel 1983 che alcuni giovani del paese inventarono questa manifestazione, per riportare la popolazione in piazza ed esorcizzare ogni negatività.
Il visitatore troverà accoglienza, ospitalità e potrà degustare i piatti semplici della cucina locale, al ritmo della tarantella montemaranese del gruppo "Zompa Cardillo".
E’ un evento da non perdere. Un invito a visitare S. Angelo all’Esca, uno dei tanti borghi d’Irpinia degno di attenzione.
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