Se il diavolo veste Prada, come possono vestirsi le donne in ufficio? Molto dipende dal ruolo che si svolge, dall’immagine che si vuole dare di sé. Per tutte esiste un’unica parola d’ordine: pudore. L’ufficio non è un night club, un locale a luci rosse in cui si svolgono giochi di seduzione. È piuttosto il luogo in cui costruiamo la nostra carriera, il nostro successo. Sobrietà è il faro che dovrebbe sempre illuminare le menti delle donne lavoratrici. Indossare ciò che ci fa sentire a nostro agio incide positivamente sulla giornata e sul lavoro. Lo scopo è avere un aria curata, senza strafare, senza abbandonarsi al gusto eccentrico. Meglio un pezzo unico, il serio ed elegante tubino nero, no a colori sgargianti e fantasie sfacciate. Il nostro abbigliamento comunica, è ciò che gli esperti definiscono power dress. Giocare con i tessuti è chi, giocare con le scollature è volgare. I gioielli con cui non si sbaglia a lavoro restano le intramontabili perle bianche, per dare luce alle giornate più grigie. L’importante è non indossare abiti capaci di distogliere il focus dalle parole alla forma del corpo. Le gonne decisamente appena sotto il ginocchio, non è necessario che raggiungano le caviglie come per le novizie.Il tailleur sembra antico? No, basta scegliere il taglio giusto, adatto alla fisicità diversa di ogni donna. Il completo giacca e pantalone dalle linee ampie non passa mai di moda e garantisce un’aria fresca e professionale. Non bisogna rassegnarsi al nero e al grigio, il blu navy è un’ottima alternativa ai colori da usare in ufficio. Un maxi foulard colorato potrebbe essere un tocco di estrosità, l’unico concesso, poiché di classe.
Maria Froncillo
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