La qualità della vita in Irpinia è tra le peggiori a livello nazionale.
Secondo il 23esimo rapporto de “Il sole 24 Ore” sulla vivibilità in Italia, la provincia di Avellino perde una posizione rispetto allo scorso anno, passando al 93° posto. Per stilare la classifica, sei sono le aree prese in considerazione dal giornale di Confindustria: tenore di vita, affari/lavoro, servizi/ambiente/salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.
L’area affari/lavoro, all’interno della quale viene considerato anche l’indice di disoccupazione, è quella in cui la nostra provincia risulta essere più svantaggiata. 13 le posizione perse rispetto al 2011. Ultimo posto per la propensione ad investire. L’indice di Ordine pubblico ha da sempre fatto sì che la provincia avellinese rientrasse nella parte alta della classifica. Ma è crollato anche quello: meno 6 posizioni nel giro di un anno, per l’aumento di furti d’auto, di estorsioni e truffe.
Bilancio negativo anche per il settore servizi, ambiente e salute: banda larga quasi assente; poche le strutture per i più giovani; forti ritardi in ambito giudiziario. La situazione non migliora se si guarda alle altre Province della Regione: Salerno scende di due gradini, passando la 97° posto; seguono Caserta e Napoli, penultima a livello nazionale.
Discorso diverso per la Provincia di Benevento, che guadagna invece ben 14 posizioni, raggiungendo l’ 83° posizione.
Lontani gli anni in cui la Provincia di Avellino risultava essere la più ricca della Campania e la seconda più alta della regione nella classifica del benessere dopo Benevento. Nel 2007 infatti, nel Rapporto di Unioncamere, l’ Irpinia si piazzò al 67° posto in tale classifica.
Commenta l'articolo