664 furti ogni 100.000 abitanti a fronte dei 1.735 a livello nazionale e dei 1.751 a livello regionale. Anche sul fronte delle truffe nel Sannio si registra un calo del 2%.
Sono alcuni dati forniti dal colonnello Enrico Calandro comandante provinciale dei Carabinieri di Benevento in occasione del 210esimo anno dalla fondazione.
Complessivamente, i Reparti dell’Arma territoriale hanno perseguito il 77% dei reati denunciati in tutta la provincia, deferendo all’Autorità Giudiziaria oltre 1.500 persone in stato di libertà e 200 in stato di arresto, tra cui figurano anche 4 presunti autori di un grave episodio di tortura, sequestro di persona e rapina ai danni di alcuni giovani, nonché numerosi soggetti ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti e violenza di genere.
IL DETTAGLIO DELLA CERIMONIA
Questa mattina in piazza Roma ha avuto luogo la cerimonia di celebrazione del 210°annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri alla presenza del senatore Domenico Matera, il prefetto Carlo Torlontano, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il presidente del Tribunale di Benevento Marilisa Rinaldi, il Procuratore della Re-pubblica di Benevento dottor Aldo Policastro, i vertici delle altre forze di polizia, il sindaco Clemente Mastella, le Autorità ecclesiastiche, civili e militari, le vedove e familiari dei de-corati e delle vittime del dovere, gli orfani assistiti dall’ONAOMAC, i delegati della Rappresentanza Militare, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, i gonfaloni della Provincia e del Comune di Benevento, nonché alcune scolaresche del capoluogo.
La cerimonia ha avuto inizio con lo schieramento di 3 plotoni di formazione rappresentativi di tutte le componenti provinciali dell’Arma che hanno reso gli onori al Comandante provinciale di Benevento, colonnello Enrico Calandro che ha passato in rassegna i reparti schierati.
Dopo la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante Provinciale ha ringraziato per la loro presenza le Autorità presenti.
Calandro ha rivolto il suo pensiero ai nostri Caduti, citando l’opera “Diario Clandestino 1943-1945” scritta da Giovannino Guareschi durante la sua prigionia in un campo di concentramento nella seconda guerra mondiale.
A tal proposito ha ricordato i Caduti dell’Arma, figli di questa terra, Appuntato Scelto Tiziano Della Ratta di Sant’Agata de’ Goti (Medaglia d’Oro al Valor Militare), Appuntato Vittorio Vaccarella di Ponte (Medaglia d’Oro al Valor Civile), Carabiniere Pasquale Ruggiero di Airola (Medaglia d’Oro al Merito Civile), Maresciallo Franco Pepicelli di Sant’Angelo a Cupolo (Medaglia d’Oro al Valor Militare), Maresciallo Gennaro Soricelli di San Nazzaro, Maresciallo Maggiore Vito Ievolella di Benevento e Carabiniere Elio Di Mella di Morcone (tutti Medaglia d’Oro al Valor Civile), militari che hanno compiuto gesti straordinari ed eroici donando la loro vita per il bene della collettività, con umiltà e coraggio, agendo all’insegna dei valori etici abbracciati col giuramento, per adempiere con disciplina e onore gli impegni liberamente assunti col giuramento.
Inoltre ha illustrato “il ruolo autentico del Carabiniere che è quello di garantire la sicurezza dei cittadini, costituita dalla somma dell’attività preventiva e di contrasto esplicata attraverso il controllo del territorio che non va inteso come semplice azione di vigilanza, ma si deve arricchire di contenuti e di significati operativi al fine di delineare ciò che è potenzialmente pericoloso per la sicurezza pubblica e di predisporre una mirata azione di risposta, in un’attività silente che spesso non trova misura nelle statistiche, né enfasi da parte degli organi di stampa, ma proprio quello che non accade ne è il vero successo.
In tale contesto la capillarità della struttura presidiaria dell’Arma, con oltre 4.600 Stazioni Carabinieri su tutto il territorio nazionale, costituisce da sempre un modello di “polizia di prossimità”, in grado di rispondere con efficacia alla domanda di sicurezza da parte della collettività, comprendente anche iniziative di “rassicurazione sociale””.
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