Il consiglio comunale, nella seduta di ieri pomeriggio, ha ratificato la delibera di Giunta comunale n. 184 del 4/10/2016 avente ad oggetto “Art. 175, comma 4 del Decreto Legislativo n. 267/2000” – provvedimenti ex art. 175, comma 5 del Tuel 267/2000 (19 voti favorevoli, 1 contrario e 6 astenuti) e la delibera di Giunta comunale n. 238 del 30/11/2016 avente ad oggetto “Art. 175, comma 4, del Tuel 267/2000 (17 voti favorevoli e 7 astenuti). Il consiglio ha, poi, approvato l’adeguamento dello statuto dell’Asia Spa al D.Lgs. n. 175/2016 (18 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti).
E’ stato, infine, costituito il Gruppo consiliare misto, a cui ha aderito il consigliere Luigi Scarinzi.
E intanto a margine del consiglio comunale i gruppi consiliari “Pd” e “Del Vecchio Sindaco” ancora una volta lanciano stilettate all'indirizzo del sindaco Clemente Mastella.
“... siamo costretti a prendere atto dell’approssimazione e della tracotanza con cui il sindaco Mastella e la sua maggioranza amministrano il Comune di Benevento. In una seduta dell’assise dai contenuti prevalentemente tecnici, nel quale eravamo chiamati semplicemente ad adeguare lo Statuto dell’Asia alla normativa vigente, il consigliere Di Dio ha presentato due emendamenti al solo scopo di dare un fattivo contributo al lavoro sul testo, tentando di correggere un errore evidente (nel primo caso) e rimediare ad un refuso (nel secondo).
Tuttavia, preso atto della fondatezza degli emendamenti e della loro legittimità, peraltro sottolineata anche dal segretario generale, il sindaco Mastella, visibilmente seccato, prima si è lasciato andare pubblicamente a considerazioni molto forti nei confronti della struttura tecnica e della sua parte politica, ma poi, pur di non riconoscere la superficialità e la leggerezza con cui le modifiche erano state approntate, ha preferito schierarsi contro gli emendamenti stessi, inducendo i suoi a votare in modo non favorevole agli stessi. Mastella ha così trasformato un voto tecnico in voto politico, solo per non ammettere gli errori e le manchevolezze che per l’ennesima volta emergono in seno alla sua parte politica e per non riconoscere l’egregio lavoro svolto dal consigliere Di Dio. Un atteggiamento infantile e grave allo stesso tempo, soprattutto perché, nel primo emendamento, Di Dio chiedeva, a ragion veduta e carte alla mano, che, riguardo alla composizione del Collegio Sindacale (come previsto dall’art. 33 dello Statuto), fosse rispettato quanto disposto dall’art. 2 del Dpr 251 del 30/11/2012, che ravvisava la necessità di garantire “il rispetto del principio di equilibrio di genere, nella misura non inferiore ad un terzo dei componenti”.
Il che vuol dire, la indicazione tra i componenti o di due uomini e una donna, o di due donne ed un uomo. Lo Statuto Asia, così come approvato, per assumere carattere giuridico dovrà tradursi in un atto notarile che ha un suo specifico costo. Qualora dovesse essere rivisto perché non conforme alle disposizioni di legge, chi si assumerà l’onere di pagare per una seconda volta le spese notarili? Non possiamo che esprimere rammarico per questa tanto incomprensibile quanto inutile prova di forza della maggioranza mastelliana (il cui risultato non è stato neppure schiacciante visto che ci sono state diverse astensioni tra i gruppi a sostegno del primo cittadino), avverso la proposta di un consigliere di opposizione che intendeva solamente apportare un miglioramento ad un articolo dello Statuto onde evitare in futuro di modificarlo nuovamente. La condivisione degli emendamenti proposti da Di Dio non sarebbe stata la vittoria di nessuno, ma solo un atto di responsabilità. Una parola, quest’ultima, che nel vocabolario di Mastella continua, purtroppo, a non trovare spazio”.
Commenta l'articolo