La sollecitazione che il presidente Taccone aveva rivolto alla famiglia Iacovacci di mettere presto in vendita ufficialmente le quote della società che appartengono appunto al socio di minoranza, sembra al momento caduta nel vuoto. Nessuna novità, infatti, si registra sotto il profilo della vendita delle quote dei Iacovacci, né sotto l’aspetto, ben più delicato, del subentro di nuovi soci. La situazione resta in stallo, anche se c’è da dire che la sorta di aut aut di cui si è reso protagonista il presidente attuale dell’Avellino, fa almeno chiarezza sulla sua decisione a continuare ad essere il numero uno del sodalizio biancoverde. Nelle ultime ore, però, da un lato la dichiarazione di Taccone, dall’altra l’annuncio, peraltro non seguito dai fatti, di Iacovacci di voler chiarire la situazione in una conferenza stampa, hanno alimentato voci e indiscrezioni, che però sembrano destinate a restare nel nulla. Innanzitutto la prima delle notizie rimaste senza riscontro: quella relativa alla cordata di imprenditori milanesi, dei quali per la verità non si trova alcuna traccia o riscontro, ma che continua ad essere la pista calda per molti in questi giorni. La cordata sarebbe intenzionata a rilevare però l’intero pacchetto societario, e dunque non se ne farebbe nulla. Altra pista battuta dalle indiscrezioni, ma anche questa senza fondamento alcuno: l’imprenditore napoletano che avrebbe interesse ad affiancare Taccone, ma, sembra, rilevando una parte di quote più sostanziosa rispetto a quelle che la famiglia Iacovacci metterebbe in vendita. Terza pista, quella che conduce alla soluzione irpina, con un gruppo di imprenditori o un imprenditore singolo, questo non è dato saperlo al momento, che vorrebbero entrare a far parte del progetto biancoverde. Anche in questo caso la fantasia si è scatenata e i nomi che sono venuti fuori sono i più vari e disparati, ed in assenza di conferme o smentite, lasciamo pure che si lavori di fantasia. Addirittura on line era circolata l’idea che Preziosi, patron del Genoa, potesse essere interessato a rilevare l’Avellino, ma qui l’idea nasceva solo dalla bizzarra equazione della messa in vendita possibile del Genoa, con il fatto che il re dei giochi abbia origini irpine. La soluzione attualmente forse più probabile è che l’intera società passi transitoriamente nelle mani di Taccone. Il patron potrebbe acquisire le quote dei Iacovacci per poi cederle successivamente ad un eventuale socio. In modo da sbloccare immediatamente una situazione che, diversamente, potrebbe diventare pesante e difficile.
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