Che Casale e il Grotta fossero giunti ad un punto di non ritorno era nell’aria. Ora però sembra che le parti si siano definitivamente dette addio. Il Grotta resta dunque senza allenatore, ed ora occorrerà ripartire da un nuovo profilo, che possa in qualche modo mantenere alto il nome della squadra ed aiutare la dirigenza a non disperdere quanto di buono fatto l’anno scorso, o, meglio, nel corso degli ultimi anni. Riavvolgendo il film delle ultime settimane, ci accorgiamo che Casale aveva preso tempo, probabilmente di fronte al programma che gli era stato illustrato dalla società. Quest’ultima aveva dato una sorta di aut aut all’allenatore, che non avrebbe certamente potuto tenere sulle spine sine die i dirigenti giallorossi. La risposta è arrivata all’inizio di questa settimana. Ed è stata una risposta negativa. Si continua a dire che casale non abbia prestato parere favorevole alla programmazione della società. Ma le cose potrebbero stare anche diversamente. Di fronte ad una necessità di leggero ridimensionamento, anche degli ingaggi, da parte della dirigenza del Grotta, è probabile che il tecnico si sia sentito un po’ in pericolo nella probabile perdita di uomini che aveva egli stesso indicato ed individuato. Ma le ipotesi non mancano, perché non c’è chi pensa che casale abbia deciso di non rinnovare a Grotta, essendovi nell’aria qualche altra proposta. Ovviamente a questa indiscrezione risponderanno i fatti. Se cioè ci saranno annunci da parte di altre squadre sul futuro di casale, la pista potrebbe essere stata quella giusta. Ovviamente al momento non è dato sapere nulla sul futuro del tecnico. Addirittura c’è chi sostiene che Casale voglia rimanere fermo per un anno, ma ci sentiamo di escludere questa ipotesi, non fosse altro che per il fatto che un allenatore come lui non ha che da scegliere dove accasarsi. Per il Grotta invece la necessità di individuare il nuovo tecnico in tempi relativamente stretti. La programmazione del prossimo campionato di Promozione deve iniziare subito, anche per non trovarsi in ritardo rispetto alla concorrenza che quest’anno, con la presenza dell’Eclanese e delle due arianesi, sarà spietata.