Il film della finale playoff persa dal Grotta viene rivisto più volte a mente fredda. Una sequenza che però mette in evidenza, oltre al grande rammarico per l’occasione sprecata e la splendida stagione vanificata in un attimo, la pessima gestione della partita da parte della quadra di casale. Nella sfida di due giorni a sono confluiti tutti gli ingredienti che fanno del calcio uno degli sport più affascinanti. L’effetto sorpresa, la sfortuna, il passare da migliore a peggiore in campo nell’arco di un’ora, le lacrime e le scuse. Tutto in centoventi minuti, cominciati con la speranza di potere coronare un campionato perfetto o quasi. Poi l’atteggiamento tattico inspiegabile del Grotta, che nel primo tempo ha praticamente lasciato sempre l’iniziativa nelle mani dell’avversario, collezionando brividi ed emozioni vietate ai deboli di cuore. Tra pali colpiti e grandi parate dell’estremo difensore, il Grotta si può dire che l’abbia davvero passata liscia di fronte al gioco che il Casalnuovo ha espresso nella prima frazione di gara. Ripetiamo: atteggiamento tattico difficilmente spiegabile. Forse il Grotta avrebbe voluto sfruttare qualche contropiede, forte del fatto che il Casalnuovo era costretto a vincere, mentre alla compagine ufitana sarebbe stato sufficiente anche solo il pareggio. Ma la scelta dei giallorossi non veniva premiata, perché poi, rimasta in inferiorità numerica per l’espulsione di Capossela, la squadra andava in difficoltà sotto il profilo esclusivamente numerico. In avanti erano costretti ad alternarsi Guardabascio e Torsiello, concedendosi pochi spazi agli avversari, ma perdendosi giocoforza in coefficiente offensivo. La stanchezza poi, alla lunga si faceva sentire, e la storia dei tempi supplementari è inutile raccontarla nuovamente. Il Grotta crollava sotto i colpi dio un Casalnuovo che ha dimostrato di avere i numeri giusti per il salto di categoria. La squadra partenopea ha giocato a viso aperto, mostrando a tutti un bel calcio. Il Grotta invece è come imploso proprio nel giorno più importante della stagione. Molti si sono chiesti se l’essere rimasto per tanto tempo senza disputare una gara ufficiale non abbia potuto in qualche modo danneggiare la formazione di Casale. Probabilmente anche questo ha influito sulla domenica nera della squadra, ma non può essere stato solo questo a determinare la sconfitta. Ora si spera che possano esserci atre vie per l’Eccellenza. Come ogni anno la possibilità di un ripescaggio non sembra mancare. Certamente i giallorossi saranno lì ad attendere notizie.
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