Si è tenuta stamattina in Piazza d’Armi, ad Avellino, la mobilitazione studentesca dell’Unione degli studenti (Uds). Tematiche di estrema attualità hanno animato il dibattito di giovani pronti a costruirsi un futuro fatto di certezze. Scuola e lavoro al centro della disamina. Precarietà e disoccupazione i due grandi mali. Quelli che fanno più paura. Quelli da contrastare con più forza . Alle spalle - dicono - un sistema politico che non regge: riforma del lavoro, abolizione del valore legale della laurea e pdl Aprea i temi più scottanti. Non chiedono che il discusso articolo 18 venga abolito né limitato, bensì  estenso. Hanno detto no al ''Pdl Aprea'' (Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche statali), legge del 2008 contro la quale si è opposto il movimento di studenti andato sotto il nome di Onda. Legge che prevede l’ingresso dei privati nel consiglio dell’istituto e che da a questo nuovo organo la completa autonomia e dunque pieno potere decisionale. Vogliono proteggere il valore legale del titolo di studio, e vogliono che il dibattito nel mondo della scuola si sposti su tematiche diverse. La manifestazione ha avuto l’adesione della Cgil, il cui segretario è sceso in piazza con gli studenti, e di diversi partiti politici.