Da Roberta Santaniello, responsabile ambiente del Pd Avellino, riceviamo e pubblichiamo: "Non stupisce quanto riportato nella delibera regionale n. 91 del 6 marzo scorso, dove con assoluta evidenza si ricava che l’Irpinia sarà nel prossimo futuro sede di impianti di trattamento termico dei rifiuti solidi urbani ossia quelli che vengono più comunemente chiamati termovalorizzatori, cementifici e impianti di carbone riconvertito. Il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell'Aria è l’ennesimo strumento per penalizzare le aree interne. Quello che più spaventa è la cartina presentata nel piano, dove con colore rosso si individuano le aree dove non sarà possibile costruire questi impianti (Napoli, Salerno e buona parte del casertano), mentre la maggior parte delle aree bianche sono proprio quelle corrispondenti all’Irpinia e al Sannio. Non bastava infatti che l’Irpinia in maniera ciclica fosse individuata come zona per la localizzazione di un’ulteriore discarica, ma adesso ci si chiede di accollarci di un’ulteriore soluzione ai problemi che la cattiva gestione regionale ci impone. La regione, infatti, è incapace di fare scelte armoniche per conciliare le esigenze dei cittadini delle aree metropolitane con quelle dei cittadini delle aree interne. Tutto ciò mentre nella nostra provincia ci sono tanti comuni virtuosi che hanno saputo gestire in questi anni l’emergenza rifiuti in maniera egregia e nella quale ci sono le più alte percentuali regionali di raccolta differenziata. Dovremmo vederci costruire in aree verdi e libere impianti che potrebbero causare problemi di ogni genere per i cittadini e per l’ambiente? Tutto questo è ingiusto! Da qui si evince come il governo della regione Campania, e con essa i rappresentanti territoriali della maggioranza di governo, siano assolutamente inadeguati alla tutela e alla difesa delle nostre terre. Il Partito Democratico difende il nostro territorio e non permetteremo che la nostra provincia venga strumentalizzata, che venga messa a rischio la salute dei cittadini, che la nostra terra possa subire un ulteriore danno.
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