La cronaca che segue ci è stata inviata dell'ufficio stampa del Comune di Pratola Serra
Serata movimentata quella di ieri alla frazione Serra di Pratola del comune di Pratola Serra. Già dalle prime ore della giornata, Piazza Tiglio, cuore pulsante della piccola comunità irpina, ribolliva di voci circa un probabile e quanto mai prossimo arrivo di profughi nordafricani a rinfoltire la cospicua cittadinanza serrentana. Si tratterebbe di circa un centinaio di persone, tra uomini, donne e bambini, che al momento sarebbero ospitati presso alcuni alberghi di Fisciano, in provincia di Salerno, e che dovrebbero raggiungere l’Irpinia a breve. Secondo quanto stabilito da un decreto emanato dall’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel marzo del 2011, a seguito della guerra libica che ha portato al rovesciamento del regime dittatoriale del colonnello Muammar Gheddafi, l’Italia si sarebbe fatta carico di accogliere i profughi provenienti dal paese nordafricano. Nello specifico, seimila libici avrebbero trovato asilo politico in Campania (per la precisione mille per ogni milione di abitanti). Fin qui niente di nuovo, ma nella serata di ieri questa notizia ha toccato da vicino la tranquilla frazione del comune guidato dal sindaco Antonio Aufiero.
La vicenda è presto spiegata. Pare infatti che a Serra di Pratola ci siano abitazioni recentemente ristrutturate dall’imprenditore edile Nicola Spinazzola, che le avrebbe acquistate dalla passata amministrazione comunale. Fatti i lavori del caso, il costruttore e proprietario dei 26 alloggi avrebbe affidato la pratica per il fitto delle stesse ad un’agenzia immobiliare del napoletano. Tramite questa, lo Spinazzola, facendo leva sulla questione immigrati, avrebbe colto la palla al balzo, indirizzando i rifugiati, che intanto pare abbiano ottenuto il permesso di soggiorno, proprio a Serra di Pratola, il tutto senza rendere conto né alle autorità civili, in primis il sindaco, né alle forze dell’ordine presenti sul territorio comunale.
Negli ultimi giorni, stando a quanto dichiarato dai cittadini che si sono ritrovati in sit-in in Piazza Tiglio per discutere della questione, si è assistito ad un via vai di materassi, letti, lavatrici, televisori, appositamente acquistati e posizionati all’interno degli appartamenti per renderli fruibili dagli ospiti. Si tratterebbe infatti di circa 25 nuclei familiari, per un totale di circa un centinaio di persone, tra le quali molti bambini e donne in stato di gravidanza. Da qui il problema: come fa una comunità con un’estensione territoriale non adeguata alla portata della situazione, qual è quella di Pratola Serra e, nello specifico, Serra Di Pratola, ad accogliere tante persone senza essere stata adeguatamente avvertita, e quindi, senza aver avuto la possibilità di organizzarsi? Domanda che è stata posta all’unico interlocutore atto a poter svelare il dubbio, ovvero il primo cittadino Antonio Aufiero, giunto prontamente sul posto insieme ad una pattuglia della locale stazione dei Carabinieri. Il primo cittadino, accertatosi che né il Comune né tantomeno i militari dell’Arma avevano ricevuto alcuna comunicazione né dalla Prefettura né dalla Protezione Civile circa l’arrivo in massa dei cittadini nordafricani, ha verificato le reali condizioni di agibilità degli appartamenti in questione. Con l’ausilio di un tecnico dell’Alto Calore (ndr. come dimostrano le foto in allegato al presente comunicato stampa), si è cominciato uno screening delle utenze idriche, attendendo poi stamane per il sopralluogo di quelle elettriche, adeguatamente controllate da periti dell’ENEL. Il primo cittadino non ha lesinato in particolari, addentrandosi nel cuore del centro storico di Serra, dove sono allocati gli appartamenti, per poter prendere visione personalmente della situazione. Ad una prima analisi, parrebbe che gli appartamenti non siano abitabili, mancando al momento anche i contatori dell’acqua e con i fili elettrici che penzolano all’esterno delle abitazioni, ma ovviamente si attende la relazione tecnica degli enti preposti per poter garantire, o meno, l’agibilità e l’idoneità abitativa degli immobili. Erano circa le 23:30 quando il sindaco, lasciando Piazza Tiglio, ha rassicurato i cittadini: a meno di clamorose comunicazioni da parte del Prefetto di Avellino Ennio Blasco, non ci sarebbe stato alcun trasferimento di cittadini nordafricani senza prima aver attuato un piano di organizzazione territoriale, per rendere tranquillo il soggiorno degli ospiti dopo il lungo penare nella loro terra d’origine, e far proseguire serenamente la vita dei serrentani, come accade da sempre nella piccola comunità all’ombra del Castello.
AGGIORNAMENTO. Come promesso, nulla è accaduto nel corso della notte. Appena giunto in Comune, il sindaco Aufiero ha inviato una lettera di diffida alla Prefettura di Avellino al fine di scongiurare qualsivoglia arrivo massivo di immigrati a Serra di Pratola. Per questa sera, inoltre, è stata indetta una pubblica assemblea, che si terrà presso il centro sociale della frazione con inizio alle 19, per chiarire l’incresciosa situazione, alla quale parteciperà il primo cittadino e l’imprenditore Spinazzola. Inoltre, dopo un ulteriore sopralluogo effettuato stamane e a cui ha partecipato anche il sindaco Aufiero, i tecnici di Alto Calore ed Enel hanno riscontrato che non ci sono le condizioni igienico sanitarie idonee a rilasciare licenze abitative agli immobili, a cui sono stati posti i sigilli.








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