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Cronaca

Alloggi popolari nel degrado, comune occupato. E su Assoservizi Preziosi affonda il Pd

Cartelli e striscioni contro il sindaco, la giunta e le politiche dell’amministrazione sugli alloggi popolari. In tanti, guidati da Elio Amodeo di Assocasa, hanno pacificamente occupato il comune di Avellino. Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima. Le famiglie che vivono negli alloggi pubblici chiedono l’eliminazione dell’amianto dalle strutture, denunciano l’assenza di qualsiasi tipo di manutenzione, la mancanza di ascensori, caldaie rotte. E ancora, il blocco delle graduatorie, l’inesistenza dell’ufficio servizi sociali. Insomma i cittadini delle periferie si sentono abbandonati: ‘’Paghiamo le tasse, dicono, e non otteniamo niente in cambio’’. 
E a proposito di tasse, in aula è andato in scena lo scontro sulla Assoservizi.
A sollevare il caso il consigliere Preziosi. La vicenda è complessa. In pratica il comune aveva assegnato ad una società esterna, proprio l’Assoservizi, il compito di riscuotere una serie di tributi, anche arretrati con una aggio del 35%. L’esito non è stato dei migliori, molti cittadini si sono ritrovati a pagare più del dovuto. Non solo, secondo Preziosi e l’opposizione, l’affidamento ad Assoservizi è illegittimo. La società infatti ha omesso di comunicare al comune di Avellino che il Tar aveva dichiarato decaduti precedenti incarichi assunti presso città della provincia di Roma e del napoletano per una serie di irregolarità. Le minoranze hanno così chiesto la risoluzione del contratto. In aula il sindaco ha precisato che verifiche sono in corso e che si è provveduto a dare incarico al segretario generale di avviare un procedimento di autotutela per conto del Comune. 
Rassicurazioni che non sono bastate nemmeno a convincerla sua maggioranza, tanto che al momento di votare la mozione di Preziosi che chiedeva di sciogliere il contratto con Assoservizi, è venuto meno il numero legale per colpa dei consiglieri Pd: evidentemente non se la sono sentiti di votare apertamente contro il sindaco. Una dimostrazione plastica delle divisioni interne al Pd e del difficile momento che attraverso la giunta di Paolo Foti.

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