Dove andrà a vivere ora che una tetto non c’e l’ha più, Nadia non lo sa. Le hanno detto che può rivolgersi alla Caritas o ai Servizi Sociali. Quando questa mattina intorno alle 8 ha sentito dei rumori venire dalla porta, ha chiamato la Polizia pensando che fossero dei ladri. Erano, invece, i Vigili Urbani che tentavano di entrare. Le forze dell’ordine erano già appostate sotto casa sua, a Rione Parco, ma non per difenderla da eventuali malintenzionati, bensì per controllare che lo sfratto venisse eseguito senza problemi. Alla fine per prendere possesso dell’appartamento c’è voluto l’intervento dei Caschi Rossi che sono entrati forzando la porta. La 56enne ucraina ha detto di sentirsi male. E’ stata chiamata una ambulanza, che poi, però, è tornata alla base senza la donna.
Nadia era rimasta in casa, occupandola abusivamente, dopo la morte dell’anziana signora cui faceva da badante. Lo sfratto eseguito questa mattina a Rione Parco è il primo di una lunga serie: circa 30 secondo il programma consegnato dal comune ai Vigili Urbani. Operazione da terminare entro maggio. L’obiettivo dell’amministrazione e dell’assessore la Verde è riportare la legalità negli alloggi pubblici per poi assegnarli ai legittimi aspiranti in base alle graduatorie stilate. Se questa mattina tutto si è svolto in modo abbastanza veloce e tranquillo, non si esclude che in futuro ci possano essere problemi. Liberare le case dagli abusivi non è mai semplice, soprattutto quando chi le occupa non ha altra alternativa che la strada.
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