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Cronaca

Parcheggiopoli scuote il Palazzo. E non finisce qui: l'inchiesta si allarga

tribunale avellino

L’inchiesta della Magistratura scuote il Comune capoluogo. Nel mirino, oltre a Palazzo di Città, ci sono la municipalizzata Avellino Città Servizi e le cooperative che gestiscono le aree per la sosta. E dopo il blitz di ieri, spuntano anche i nomi degli indagati e i reati contestati: si va dall’abuso d’ufficio, alla corruzione, dal peculato alla violazione del segreto d’ufficio. Nove gli avvisi di garanzia. Tra gli indagati nomi conosciuti in città come il manager dell’Acs Amedeo Gabrieli e l’attuale presidente del Consiglio Comunale Livio Petitto, per circostanze relative a quando svolgeva l’incarico di assessore alla mobilità. A registro anche i nomi di 4 dipendenti dell’Acs e i titolari di due cooperative che lavorano nel settore dei parcheggi, si tratta di Vittorio Forte e Maria Stingo. Manette sono scattate invece per Gerardo Forte, che nel corso di una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di un’arma illegalmente detenuta. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino parte da lontano e punta a fare chiarezza sulle modalità di affidamento delle aree adibite a parcheggio. Il sospetto è che grazie ad un sistema di favoritismi, di proroghe ripetute, gli appalti siano stati indirizzati a favore di alcune cooperative garantendo così il conseguimento di un ingiusto profitto. Il manager Gabrieli si dice sereno e pronto a chiarire visto che l’Acs si occupa solo dell’affidamento del servizio e segue le direttive che vengono dall’ente. Per quanto riguarda il presidente del Consiglio Comunale, su cui penderebbe l’accusa di concorso in abuso d’ufficio, Petitto terrà domani una conferenza stampa nel corso della quale spiegherà la sua posizione. Il nodo è capire, in materia di affidamento e gestione dei parcheggi, dove arriva la Responsabilità del Comune e dove inizia quella dell’Acs. Nessuna reazione da parte del sindaco, che estraneo alla vicenda, ha solo avuto un colloquio con Petitto e poi è tornato a lavoro. Estranea anche la macchina amministrativa, al momento non risutano infatti indagati né dirigenti né dipendenti del Comune.

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