Processo per la strage del bus, tutto da rifare. Nuovo rinvio dell'udienza preliminare: si torna in aula il prossimo 22 ottobre. Anche questa volta alla base dello slittamento c'è un vizio di forma. Circostanza alquanto paradossale: se l'altra volta alcune notifiche non erano pervenute, in questo case sono arrivate incomplete. Così gli avvocati che difendono Società Autostrade, hanno chiesto il rinvio, come spiega Antonio Rauzzino, legale di uno dei 15 indagati. L'udienza però non è stata proprio inutile. Il Gip Giovanfrancesco Fiore ha infatti concesso che si tenesse la richiesta di costituzione delle parti civili, i tutto oltre 50 tra familiari e associazioni in difesa delle vittime della strada. Anche questa mattina i rappresentati del Comitato erano presenti con 40 lumini disposti a forma di cuore per ricordare le vittime e uno strisione per chiedere ''no al patteggiamento''.
Quindici gli indagati che dovranno rispondere a vario titolo del gravissimo incidente.
Nonostante il rinvio, il clima questa mattina era comunque sereno. Imponente lo spiegamento di forze dell'ordine per impedire le tensioni registrate la scorsa udienza quando si sfiorò la rissa tra i familiari e Gennaro Lametta, fratello di Ciro, autista del bus morto nell'incidente.
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