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Cronaca

Strage A16, l'associazione "Uniti per la vita" chiede di costituirsi parte civile

strage a 16

L'associazione "Vittime della strada A16-Uniti per la vita", forte anche della stretta collaborazione e del clima di profonda fiducia instauratosi con la nostra associazione, ha chiesto di potersi costituire parte civile nel procedimento penale per la strage del bus dell'Irpinia del 28 luglio 2013.
Non è casuale che, a rappresentarla in tale costituzione di parte civile, l'associazione "Uniti per la vita" abbia scelto l'avvocato nazionale dell'AIFVS, dottor Davide Tirozzi, rendendo così manifesta l'importante unità di intenti raggiunta tra le due associazioni.
Quello compiuto oggi è un passo fondamentale di coesione e di rispetto tra noi vittime, frutto ed indice di una intesa già trovata e perseguita da tempo con Giuseppe Bruno, presidente, e con tutti i membri di quell'associazione.
L'AIFVS è quindi impegnata anche in questa difficile battaglia. Contiamo sul sostegno di ogni nostro associato per dare manforte e battersi in quello che - senza ombra di dubbio - è il processo relativo alla più grande strage stradale nella storia italiana.
"Vorrei esprimere un ringraziamento di cuore a tutti coloro che, in maniera più diretta, hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato: Biagio Ciaramella, nostro rappresentante e responsabile della sede AIFV di Aversa, assieme a sua moglie Elena Ronzullo, la nostra vicepresidente Rosa di Bernardo,il nostro portavoce e addetto stampa preziosissimo Claudio Martino e la nostra segretaria infaticabile Clelia Formiconi. Adesso sta a noi proseguire uniti, tra di noi e con gli amici dell'"A16",
per ottenere giustizia! Un abbraccio a tutti" - scrive Alberto Pallotti, presidente nazionale dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus (AIFVS)

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