“Piccoli Comuni tra competizione e cooperazione” è il titolo della Conferenza tematica regionale organizzata da Anci Campania, che si è svolta questa mattina nella sala consiliare del Comune di Atripalda, alla quale ha partecipato anche il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, on. Pietro Foglia (UDC). “Manovra dopo manovra stanno cadendo le certezze dei comuni ed in particolare dei piccoli comuni – ha detto il presidente Foglia, collegandosi ad alcuni degli interventi precedenti - . Più delle altre istituzioni locali questi comuni non sono più al riparo dalla scure che taglia le teste dei loro amministratori e le risorse finanziarie ad essi destinate”. “Gli enti locali di ridotte dimensioni e le corrispondenti aggregazioni territoriali – ha proseguito Foglia - stanno attraversando forti vicissitudini, soprattutto in dipendenza degli effetti prodotti dalle manovre economico-finanziarie dell’ultimo biennio sul sistema dei trasferimenti erariali. Di qui la necessità di partire dall’esperienza concreta delle Comunità Montane e delle Unioni dei Comuni, valutandola nei suoi aspetti positivi e negativi, per correggere gli errori del passato e salvaguardare quanto di buono è stato costruito fino ad oggi”. “Sulla spinta di ottimizzare e razionalizzare, anche alla luce delle diseconomie connesse alla materia della forestazione, sono stato promotore di una proposta di legge che unitamente ad altre ha dato oggi vita ad un testo unico di riforma delle comunità montane in Unioni montane dei comuni – ha spiegato l’on. Foglia, soffermandosi poi sull’iter che ha portato alla legge - . Dopo un lungo lavoro svolto dalle commissioni prima e ottava e dalla sottocommissione istituita per la verifica e l’elaborazione dei testi presentati, si è arrivati alla definizione e all’approvazione di un testo unico che provvederà a un riordino ordinamentale, territoriale e funzionale degli enti montani. In Campania il territorio collinare e montano rappresenta i tre quarti dell’intero territorio regionale e questi enti hanno assicurato, anche con grandi sacrifici da parte degli operatori idraulico-forestali, la tutela della montagna e dell’ambiente montano non solo per quanto attiene la lotta agli incendi ma anche e soprattutto la salvaguardia da rischi di dissesto idrogeologico. Come ho avuto modo di dire più volte, con questa legge, che va nel senso del decentramento tanto auspicato, si dà una prima risposta concreta ai nuovi assetti ordina mentali non solo perché le disposizioni lo prevedono ma anche per rispondere a un’esigenza condivisa. Gli enti locali diventano protagonisti dello sviluppo del proprio territorio, ad essi infatti sono affidate funzioni nel settore sociale, nel servizio della viabilità e trasporti, edilizia scolastica e asili nido ed altre funzioni che la Regione delegherà ai nuovi enti. La legge – ha poi concluso Foglia – potrà essere ripresa, migliorata, ma l’importante è partire”.
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