NAPOLI - I lavoratori metalmeccanici hanno scioperato in tutta Italia, incrociando le braccia per otto ore, con tre grandi manifestazioni in contemporanea a Milano, Firenze e Napoli per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, i salari, i diritti. La decisione di Fim, Fiom, Uilm di indire lo sciopero è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l'aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro. Il corteo napoletano è partito alle 9 in punto da piazza Mancini, davanti alla stazione Garibaldi, e ha attraversato Corso Umberto, Piazza Borsa, Via G. San Felice, Via A. Diaz, ed è poi arrivato in piazza Matteotti. Sul palco del comizio finale, dopo aver sfilato per le srade partenopee insieme ai lavoratori di Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, sono saliti Francesca Re David, segretaria generale Fiom, e Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil. Grandi protagonisti della giornata gli operai dello stabilimento Whirlpool di via Argine.
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