"L’umanità è finita ad Aleppo". Parole che raccontano il dramma dei siriani.

A Canale 58 la testimonianza del noto scrittore italo siriano Shady Hamadi ieri al Museo del Sannio, a Benevento, in occasione dell’incontro promosso dal circolo Manfredi di Benevento e dalla Lega italiana dei diritti dell’uomo, con il patrocinio della Provincia di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio e di “Messaggio d’Oggi”. 

Al tavolo dei lavori: la giornalista Enza Nunziato, il prof. Paolo Ricci, docente dell’Università del Sannio, e Luigi Diego Perifano, presidente Lidu. 

Nella sala gremita di persone emozionante il momento musicale a cura del giovane pianista Davide Cappuccio e le letture dal testo di Hamadi a cura di Alessandra Renis, Nella Ventorino e dagli studenti del liceo scientifico Rummo, coordinati dal prof. Gaetano Panella.

La chiosa porta un nome e cognome famoso ma anche un nome e cognome carico di profondità, umanità e speranza per un futuro all’insegna della Pace.

“Non ho mai vissuto un giorno sotto le bombe, non conosco il ronzio che fanno prima di colpire, di uccidere. Non ho sofferto la fame, la sete, né ho mai vissuto nella tenda di un campo di profughi però conosco quello che prova chi vive un dramma dall’esterno: è come assistere alla morte della propria madre senza poter far nulla... Conosco la sofferenza dell’esilio perché ci sono nato”.

Parole profonde che solcano l’animo di chi ascolta. Parole a cui seguono azioni concrete targate Shady Hamadi, il famoso scrittore italo siriano che sceglie le nostre telecamere per raccontare la tragedia del popolo siriano, oltre 270 mila essere umani sotto le bombe: “Esilio dalla Siria – Una lotta contro l’indifferenza”.

(Le immagini del conflitto siriano sono tratte da you tube)