"Nel clima di grande conformismo, sta passando sotto silenzio la vicenda della Gesesa, la società che si occupa del governo di un bene pubblico e di un servizio essenziale".Così il senatore Pasquale Viespoli che spara a zero.Ecco le sue sferzate: "Sia il vecchio sindaco che il nuovo si sono mossi, pur se in momenti diversi, in perfetta continuità. Il primo ha riconosciuto, a urne aperte, con disinvolta tempestività, una sorta di indennità di 'disoccupazione consiliare' a due candidati non rieletti, nominandoli nel cda.Il secondo, appena eletto, con inusitato decisionismo, ha riconosciuto, con l’incarico di presidente, una sorta di premio di “produttività elettorale” a chi, solo qualche settimana prima, si proponeva, addirittura, quale candidato sindaco alternativo.
E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un’operazione trasformistica, che non ha nulla a che vedere con il merito, con la professionalità e la competenza. Perché quel che conta è l’adattabilità, la capacità di controllo del capitale elettorale, da collocare secondo opportunità e convenienze. Sicchè, si può passare dalle aree industriali ai servizi idrici, a quant’altro, … laddove ti porta la mobilità elettorale.
Il nuovo corso somiglia al passato. D’altra parte, non poteva che essere così.
Mentre tutto questo accade, le 'nuove' forze d’opposizione discettano di pubblicizzazione o di ri-pubblicizzazione dell’acqua, in una sorta di fuga ideologica dalla realtà e dalla responsabilità".
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