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Calcio Ariano, estate ricca di tensioni: tiene banco il caso Real Cervino

Da un decennio a questa parte i tifosi sono costretti a vivere con apprensione la fase immediatamente successiva alla fine dei campionati. Problemi di più svariata natura hanno sempre turbato la tifoseria. Stavolta a tenere banco è il caso Real Cervino, di fronte al quale la federazione campana sta inspiegabilmente tacendo. La società arianese minaccia di non iscriversi al prossimo campionato

vis ariano tifosi

E’ dal lontano 2002, ovvero dieci anni esatti, che l’estate del calcio ad Ariano Irpino non è una estate serena. Dai tempi in cui la squadra allenata da Amerigo Ferrara conquistò la promozione in serie D, non c’è stata estate senza polemiche e problematiche che hanno scosso l’ambiente. Proprio dopo la promozione in D ci furono le scintille tra Ferrara e Nino Grasso, che portarono al divorzio tra i due. L’anno successivo la minaccia di Grasso di non scrivere la squadra la campionato se non fossero arrivati nuovi soci. Arrivò Cutillo e i due stabilirono un patto per salvare ancora una volta l’Ariano. Poi fu la volta dell’abbandono di Nino Grasso e del subentro di Gino Roberto, parentesi sfortunata la sua, visto che sotto la sua gestione kl’Ariano ritornò in Eccellenza. Quindi l’estate successiva fu la volta della cordata arianese con l’arrivo di Negri alla guida della squadra. Il campionato non esaltante indusse la proprietà alla cessione del titolo all’acquirente di Montella Ferruccio capone. Altro passo che innescò una serie di polemiche perché di fatto Capone, acquisito il titolo, non si sforzò neanche di scrivere il nome di Ariano sulle maglie del Montella, che tale rimase per tutta la durata della stagione. L’anno successivo la gente del Tricolle chiese il ritorno della proprietà nelle mani di imprenditori arianesi, ma nulla di tutto ciò accadde. Capone entrò in polemica con il comune di Ariano, reo di avere abbandonato la squadra al proprio destino, e la stagione successiva il Montella, fondendosi con una compagine dilettantistica dell’Alta Irpinia di fatto cancellò l’Eccellenza dal Tricolle. La squadra poi retrocesse. Iniziò così l’ascesa, nei cuori degli sportivi arianesi, di quella che attualmente è la Vis Ariano 1946, ma che originariamente era l’Ariano Cardito, poi Teoreo Ariano, poi Ariano Valle Ufita. Dimentichiamo senz’altro qualche passaggio nella nomenclatura di una delle squadre che almeno nel nome sono state tra le più variabili della storia del calcio ed anche qui non mancano le tribolazioni, per lo più legate alla mancanza di fondi stanziati dal comune. Oggi il punto dolente è la polemica con la federazione campana per ciò che riguarda il caso Real Cervino. Se ne parla ormai anche a livello nazionale, ma sbocchi non se ne intravedono, e la dirigenza minaccia di non iscrivere la squadra al prossimo campionato nel caos in cui questo silenzio ostinato dovesse persistere. Siamo in pratica di fronte al prologo dell’ennesima estate calda per il calcio arianese.

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